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JOURNAL / イタリア20州旨いもの案内(Italiano)

Nato nella famiglia di apicoltori più antica della Sardegna, produce mieli monoflorali da piante selvatiche.

Vol.67 Un apicoltore stanziale nella regione Sardegna

2023.06.29

イタリア20州旨いもの案内 サルデーニャの野生植物から採る単花蜜

text by Paolo Massobrio

Rubrica: Guida delle cose più buone delle 20 regioni italiane

È vero che in Italia, in qualsiasi regione ci si trovi, a poche miglia da dove si risiede il dialetto cambia e spesso, anche fra regioni vicine, diventa incomprensibile, ma il Sardo non ha alcuna parentela con nessuna parlata continentale: è una lingua romanza arcaica, con proprie spiccate e originali caratteristiche differenti da tutte le altre e comunque sappiate che la Sardegna è una terra dove “il silenzio è ancora il dialetto più parlato”.
L’orgoglio della propria alterità è un elemento identitario comune a molti altri posti d’Italia, ma i Sardi escono da tutti gli stereotipi, non entrano nelle caratteristiche dell’italiano tipico, non si sa a chi accomunarli. Non è solo per il fatto che sono isolani; come in Sicilia sono passate tutte le genti mediterranee e non solo, ma la Sardegna, come una macchina del tempo, ha conservato le più antiche tracce e tradizioni, alcune interpretabili altre misteriose come i Nuraghi, costruzioni millenarie, sparse sull’intera isola a contraddistinguerne fortemente il paesaggio e di cui non si conosce la vera funzione.

Le migliaia di turisti che ogni anno sbarcano in Sardegna potrebbero perdersi tra 1800 chilometri di coste incantevoli, selvagge, tutte diverse ma perlopiù cercano resort, stabilimenti balneari, un chiosco decente in riva al mare. Invece, neanche tanto lontano dal mare esiste un’altra Sardegna fatta di borghi fascinosi, colline dal paesaggio commovente, giacimenti gastronomici e personaggi fuori dall’ordinario.

マルミッラ

In Marmilla, al confine tra le provincie di Cagliari e di Oristano, arrampicato sulle pendici del monte Arci, famoso per i giacimenti di ossidiana sfruttati fin dalla preistoria, c’è il borgo di Ales che ha dato i natali ad Antonio Gramsci, uno dei politici e intellettuali più influenti del Novecento europeo.

アンティオゴ・マニアス

Gramsciano in un certo senso, per la visione organica del mondo, è Luigi Manias che dal 1977 porta avanti una tradizione apistica famigliare plurisecolare, iniziata nel 1631 dal suo avo paterno Antiogo Manias. L’apicultura fu ripresa, con pionieristiche arnie a favo mobile, nel 1917 dal suo nonno materno Licu Olla che riuscì a condurre gli alveari sino ai primi anni 60, per poi lasciarli a sua figlia Verina alla quale successe suo nipote Luigi.

Luigi è l’interprete del biologico integrale nella conduzione degli alveari e nelle modalità costruttive della sua mieleria, fatta secondo i più rigorosi dettami della bioarchitettura in mattoni di fango, pietra e legno. 
“I mattoni di argilla cotti al sole, prodotti con il fango locale denso e plasmabile con aggiunta di paglia che serve da isolante, danno l’idea che la costruzione possa un giorno ritornare alla terra che l’ha generata, sono una presenza non pesante. Per questo ci ho costruito casa e bottega”.


Il miele è la fotografia più precisa del paesaggio.

定置型養蜂

Luigi pratica un’apicoltura stanziale, non corre dietro alle fioriture: “Il miele esprime tutto il potere di seduzione della natura: io produco mieli monoflorali da flora spontanea; me lo posso permettere perché vivo alle falde del monte Arci, in condizioni ambientali di grande pregio con un tasso di biodiversità vegetale molto alto.
Il miele è puntuale rappresentazione del territorio perché le api vanno dove vogliono e dall’analisi pollinica si può avere la fotografia più attendibile e fedele del paesaggio”.

マメ科植物のスッラ

“Nel mese di aprile ci sono il miele di sulla, dolce, delicato e cremoso e quello di asfodelo, una liliacea che da un prodotto dal colore chiaro che tende al bianco mentre alla bocca porta alla mente il gusto dello zucchero filato, del latte di mandorla e della vaniglia.

A maggio e giugno la fanno da padroni i cardi selvatici che conferiscono al miele odore e aroma intensi con una nota floreale che ricorda la cannella e la noce moscata. È forse il più tipico dei mieli sardi, aiuta a disintossicare e stimola l’attività epatica migliorando la digestione ed evitando la sensazione di stanchezza.

ユーカリの花が盛りを迎えます

Da fine giugno alla prima quindicina di luglio c’è una grande fioritura di eucalipto, una mirtacea che assorbe l’acqua e contrasta il maestrale; ne viene un miele persistente, forte, balsamico, ottimo per contrastare tosse e mal di gola.

Il miele più prezioso è quello di corbezzolo, amaro dal sapore quasi di tabacco, ricchissimo di antiossidanti e dalle più svariate proprietà benefiche. Nonostante il corbezzolo sia abbastanza diffuso in Italia, la sua fioritura tardiva non rende particolarmente facile la produzione, lo si può ricavare solo dove l’attività delle api prosegue anche in autunno, come in Sardegna.

契りを交わす習わし

Nel giorno del 24 di giugno, solstizio d’estate e festa di San Giovanni Battista, c’era la tradizione del “comparatico” ossia di quel particolare rapporto che si stringe tra due persone che diventano compari o comari. Era un vincolo di amicizia molto forte, con un carattere quasi sacro, che rimaneva valido sino alla morte. In quell’occasione si smielava ed è il giorno in cui anch’io ogni anno produco il millefiori, frutto dell’unione dei residui di miele monoflorale che lascio per l’occasione. Non ne produco molto ma è la sintesi del lavoro delle api di quell’anno ed è ogni anno diverso.”

ミツバチの巣箱

E così da 200 alveari che producono 25/30 kg di miele ciascuno Luigi porta avanti la sua vita con le sue tre parole chiave: identità, responsabilità, qualità.

アイデンティティ、責任、品質

Gli archivi digitali dei documenti sull’apicoltura per la generazione futura.

Luigi ha fatto studi giuridici ed ha frequentato una scuola di archivistica, nella sua azienda ospita giovani provenienti da tutto il mondo che vogliono fare un’esperienza formativa in apicoltura, ha creato inoltre la fattoria didattica e sociale Ape Buridana, presidio educativo in apicoltura biologica e naturale per giovani e adulti.

紙のミツバチ

Sta realizzando Le Api di Carta un grande archivio digitale che metterà online documenti, libri, opere d’arte che parlano di api e di apicoltura.

“Anche se la tradizione apistica della mia famiglia è la più antica d’Italia, non avrei mai intrapreso questo lavoro se non avessi ereditato la biblioteca di mio nonno dove, tra gli altri libri, c’erano una ventina di testi di apicoltura. Volevo valorizzare questo lascito: ora i testi specializzati della mia biblioteca sono circa 3000, a disposizione di chi li vuole consultare. Non potevo non metterli in pratica”.

アーペ・ブリダーナ(ビュリダンのミツバチ)

Come in un racconto di Borges è la biblioteca a creare il mondo.
Alla fine di un filmato sul mondo di Luigi dal titolo Ape Buridana, facilmente rintracciabile su Youtube, sono un sigillo a questo racconto le parole dell’antropologo sardo Bachisio Bandinu:

“La tradizione è un fare, non un subire, è un procedere, non uno stare. Non si ereditano cose morte, si ereditano linguaggi, miti, riti, poesia, beni culturali e artistici, costumi e valori. Queste eredità chiedono un investimento, contano per come tu le vivi, per come tu le parli, per come tu le fai, spetta a te l’elaborazione di questi linguaggi, adattandoli al tuo tempo e alla tua esperienza attuale. Tu ne sviluppi i caratteri di appartenenza e di proprietà, la tradizione è per te una pratica da inventare”.  

Paolo Massobrio

Mieli Manias

◎Mieli Manias
Loc.Marraconi Ales (OR)
tel +39 347 728 9905
https://www.mielimanias.it/

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